venerdì 3 luglio 2015

La pietà dell'acqua di Antonio Fusco, edizioni Giunti



 Un romanzo schietto è questo secondo noir di Antonio Fusco. Un giallo ambientato in Toscana in un rovente ferragosto.

Il commissario Tommaso Casabona è richiamato dalle ferie per indagare sull'omicidio di un uomo dal passato torbido e misterioso.

Lasciando in vacanza sua moglie Francesca, il commissario è turbato e al tempo stesso amareggiato per il senso del dovere che lo spinge ad affrontare un nuovo delitto.
 

Scritto presentando contemporaneamente più personaggi e situazioni apparentemente lontane, il romanzo ha la capacità di attrarre il lettore fino in fondo. Antonio Fusco ha una scrittura netta e asciutta nella quale riesce a far convergere tutti gli stilemi e le caratteristiche del romanzo giallo, senza eccedere nei termini, senza andare mai oltre le righe ma con il piglio di chi conosce bene il mestiere. Infatti Antonio Fusco è un funzionario di polizia e criminologo forense e questa esperienza traspare in ogni riga perchè, a mio avviso, lo scrittore pur documentandosi enfatizza, il tecnico sa riferire con rapidità e semplicità i rapporti interni ad un commissariato.
 

Nel paese in cui avviene l'omicidio vi è un lago artificiale, il Lago di Bali che scaturisce dalla costruzione di una diga. Questo lago in realtà sommerge un altro piccolo borgo, Torre Ghibellina e viene svuotato periodicamente negli anni. Durante il ferragosto incriminato tanti curiosi, giornalisti e antichi abitanti di Torre Ghibellina si riversano nel paese vicino per assistere al risorgere del borgo fantasma.

Alcuni fanno visita al cimitero per deporre fiori sulle tombe dei propri cari e proprio lì il Commissario Casabona riesce a risolvere l'intricato mistero.

Attorno all'omicidio si concatenano storie ben più grosse che affondano le radici nella Resistenza del '45 e nel periodo degli ultimi efferati omicidi da parte dei Tedeschi in ritirata.

Ad esso si legano l'omertà della magistratura ma ancor più dell'alta politica svelando un famoso armadio dell'archivio segreto.

La bella trama e l'intreccio di personaggi apparentemente anonimi e distanti ti conquistano così da spingerti fino in fondo e restare stupito del finale a sorpresa sia sul giallo in questione, sia sulle vicende familiari del Commissario.

Non conoscendo l'autore, sono rimasta piacevolmente attratta dal suo modo di scrivere e dalla discorsività tutta italiana. Infatti anche la scelta dei personaggi, la vicenda e i luoghi richiamano molto il nostro stile di vita e la quotidianità in cui vivono gli uomini della polizia che in altri  romanzi vengono tratteggiati come supereroi o uomini fuori dal comune.

Un libro che consiglio vivamente per le vostre letture intriganti.
altre info potete trovarle su Giunti Narrativa
e per conoscere Antonio Fusco