Come
i fiori di notte di Lisa See
Una
meravigliosa storia al femminile viene tracciata da Lisa See in questo romanzo edito da Longanesi.
Ambientato negli anni '40 quelli che precedono l'entrata in guerra degli Stati
Uniti, il racconto espone la vita di tre ragazze orientali e delle loro ambizioni.
Amicizia, passione, lavoro, amori sono gli ingredienti della storia.
Tre
ragazze, una giapponese e due cinesi, provenienti da famiglie diverse, con
passati burrascosi e penosi, ben diverse tra loro, si tuffano nel mondo della
danza e dello spettacolo. "a furia di frequentarci ci innamorammo
l'una dell'altra. Stavamo bene insieme come lo zenzero, lo scalogno e
l'aglio...bastava metterci nella stessa pentola per ottenere un piatto
perfetto". Per le leggi razziali a loro non è concessa la stessa
carriera degli americani per cui si accontentano di partecipare alle riviste a
tema orientale. Naturalmente è un passo che le metterà contro le loro famiglie,
contro i pregiudizi sociali, contro i
loro amori.
Una
storia ricca di sentimenti e piena di sincerità. Le ragazze diventano subito
amiche e si sostengono nei momenti di sconforto e forti difficoltà. Negli anni
attraversano i successi delle luci della ribalta ma anche la miseria e
l'estrema povertà. Helene, Ruby e Grace
affrontano con orgoglio le loro scelte, ripudiano i compromessi pur di
inseguire i loro sogni. Il romanzo ha un notevole fondamento storico perchè
l'autrice, Lisa See, ha tratto spunto da documenti e da narrazioni verbali sul
periodo della seconda guerra mondiale non solo a San Francisco, dove è per lo
più ambientato il romanzo, ma nell'intera America. L'attacco di Pearl Harbour scatena il
panico negli americani perchè un conflitto che fino ad allora sembrava distante
milioni di kilometri ora entra in casa. L'atteggiamento sospettico verso gli
orientali diventa cosi aspro da denunciarsi gli uni gli altri. L'amicizia delle
tre ragazze vacilla, l'ambizione e la sopravvivenza risultano più forti
dell'unione. "ho voluto bene ad
entrambe ma loro, separatamente e insieme, mi hanno inflitto alcune delle
peggiori sofferenze della mia vita". Ma, attraversando il buio si
scoprono le verità, il passato riaffiora, i timori per un futuro incerto e di
morte danno valore alle storie
importanti.
Le
vicende e l'ambientazione sono ben connotate, l'atmosfera dei locali notturni,
del gusto del proibito e orientaleggiante è sempre ben descritto così da viverlo
di persona.
La
scrittura è a tre voci. Le tre protagoniste raccontano personalmente le loro
visioni e le storie, per cui la vicenda è espressa con mille sfaccettature. Così si
legge qual è il clima di discriminazione e di emarginazione di
quel periodo, quale la reazione di ognuna delle ragazze a seconda delle proprie
radici e abitudini. E' interessante scoprire l'atteggiamento degli americani nei
confronti degli orientali: dapprima di convivenza sopportata purché a livelli lavorativi
inferiori e poi di odio aperto. Ciò che la
guerra lascia nei sopravvissuti con i loro incubi e angosce è intenso e carico
di significato. Il desiderio di emancipazione e il senso di rivalsa di queste
ragazze sono il leitmotiv del romanzo: i loro sogni, la loro voglia di emergere,
di cambiare totalmente vita, il desiderio di dimostrare a chi in loro non credeva
le capacità di riuscita sono la spinta a sopportare i periodi più neri.
Mi è piaciuto molto l'altalenarsi del senso poetico
delle descrizioni e dei sentimenti, il ricorrere ad antichi proverbi cinesi
alla durezza dei termini e della crudeltà umana. Uno stile raffinato e sempre
corretto che non scivola in momenti fiacchi nella lettura. L'evolversi delle vicissitudini
portano fino in fondo in modo preciso ed esaustivo coniugando il romanzo
"storico" di un periodo a noi più recente a storie al femminile. La fragilità
emotiva di queste ragazze divenute donne molto presto è lo stimolo a
riscattarsi e ambire al meglio. Uno spunto di riflessione sull'importanza e il
valore dell'amicizia vera.