martedì 11 agosto 2015

Come i fiori di notte di Lisa See


Come i fiori di notte di Lisa See

Una meravigliosa storia al femminile viene tracciata da Lisa See in questo romanzo edito da Longanesi. Ambientato negli anni '40 quelli che precedono l'entrata in guerra degli Stati Uniti, il racconto espone la vita di tre ragazze orientali e delle loro ambizioni. Amicizia, passione, lavoro, amori sono gli ingredienti della storia.
 

Tre ragazze, una giapponese e due cinesi, provenienti da famiglie diverse, con passati burrascosi e penosi, ben diverse tra loro, si tuffano nel mondo della danza e dello  spettacolo. "a furia di frequentarci ci innamorammo l'una dell'altra. Stavamo bene insieme come lo zenzero, lo scalogno e l'aglio...bastava metterci nella stessa pentola per ottenere un piatto perfetto". Per le leggi razziali a loro non è concessa la stessa carriera degli americani per cui si accontentano di partecipare alle riviste a tema orientale. Naturalmente è un passo che le metterà contro le loro famiglie, contro i pregiudizi sociali,  contro i loro amori.

Una storia ricca di sentimenti e piena di sincerità. Le ragazze diventano subito amiche e si sostengono nei momenti di sconforto e forti difficoltà. Negli anni attraversano i successi delle luci della ribalta ma anche la miseria e l'estrema povertà.  Helene, Ruby e Grace affrontano con orgoglio le loro scelte, ripudiano i compromessi pur di inseguire i loro sogni. Il romanzo ha un notevole fondamento storico perchè l'autrice, Lisa See, ha tratto spunto da documenti e da narrazioni verbali sul periodo della seconda guerra mondiale non solo a San Francisco, dove è per lo più ambientato il romanzo, ma nell'intera  America. L'attacco di Pearl Harbour scatena il panico negli americani perchè un conflitto che fino ad allora sembrava distante milioni di kilometri ora entra in casa. L'atteggiamento sospettico verso gli orientali diventa cosi aspro da denunciarsi gli uni gli altri. L'amicizia delle tre ragazze vacilla, l'ambizione e la sopravvivenza risultano più forti dell'unione. "ho voluto bene ad entrambe ma loro, separatamente e insieme, mi hanno inflitto alcune delle peggiori sofferenze della mia vita". Ma, attraversando il buio si scoprono le verità, il passato riaffiora, i timori per un futuro incerto e di morte danno  valore alle storie importanti.

Le vicende e l'ambientazione sono ben connotate, l'atmosfera dei locali notturni, del gusto del proibito e orientaleggiante è sempre ben descritto così da viverlo di persona.
 

La scrittura è a tre voci. Le tre protagoniste raccontano personalmente le loro visioni e le storie, per cui la vicenda è  espressa con mille sfaccettature. Così si legge qual è il clima di discriminazione e di emarginazione di quel periodo, quale la reazione di ognuna delle ragazze a seconda delle proprie radici e abitudini. E' interessante scoprire l'atteggiamento degli americani nei confronti degli orientali: dapprima di convivenza sopportata purché a livelli lavorativi inferiori e poi di odio aperto. Ciò che  la guerra lascia nei sopravvissuti con i loro incubi e angosce è intenso e carico di significato. Il desiderio di emancipazione e il senso di rivalsa di queste ragazze sono il leitmotiv del romanzo: i loro sogni, la loro voglia di emergere, di cambiare totalmente vita, il  desiderio di dimostrare a chi in loro non credeva le capacità di riuscita sono la spinta a sopportare i periodi più neri.

Mi è piaciuto molto l'altalenarsi del senso poetico delle descrizioni e dei sentimenti, il ricorrere ad antichi proverbi cinesi alla durezza dei termini e della crudeltà umana. Uno stile raffinato e sempre corretto che non scivola in momenti fiacchi nella lettura. L'evolversi delle vicissitudini portano fino in fondo in modo preciso ed esaustivo coniugando il romanzo "storico" di un periodo a noi più recente a storie al femminile. La fragilità emotiva di queste ragazze divenute donne molto presto è lo stimolo a riscattarsi e ambire al meglio. Uno spunto di riflessione sull'importanza e il valore dell'amicizia vera.