di Maria Grazia Pani
Edizioni Florestano
Il mondo della lirica mi ha sempre stupito. Ogni volta che ho potuto suonare in orchestra le opere in Teatro sono sempre rimasta affascinata. Adoro quel linguaggio, quelle melodie intense, le scene, le regie, i cori possenti. Ho amato tutti gli autori fino a cantare insieme ai cantanti le loro parti. La magia che offre il teatro lirico è diversa da ogni esecuzione sinfonica. Il teatro è coinvolgimento totale dei sensi.
Leggere
il libro TeatrOpera- Esperimenti scenici è come fare un viaggio tra gli autori più
celebri per conoscerli, riviverli e andare oltre le loro opere. Il
testo nasce dalla raccolta di tutti i lavori scenici della poliedrica cantante-scrittrice-regista
barese, Maria Grazia Pani, una fucina di idee e di arte. TeatrOpera è
"una modalità scenica creativa, che interviene sulla struttura stessa del
melodramma intrecciando opera lirica, letteratura e storia".
Tutto
nasce nel 2000 quando alla Pani viene commissionato uno spettacolo monografico incaricato dalla
"Fondazione Niccolò Piccinni" di Bari. Nell'ambito delle celebrazioni
piccinniane ella scrive Niccolò Piccinni,
l'amore e il sorriso di un barese europeo. Nello spettacolo vi è teatro,
musica e regia; un metodo efficace per far conoscere al pubblico la biografia,
le composizioni e anche gli stati d'animo del compositore barese vissuto tra
Napoli, Roma e Parigi.
Su questa
scia artistica, Maria Grazia Pani prosegue i suoi lavori che la portano a
creare ben dieci allestimenti originali in questi anni, tutti per enti lirici e
fondazioni liriche. TeatrOpera
è "una sintesi delle arti che si
genera attraverso la simbiosi tra l'opera lirica, testo in prosa, danza, musica
e colore scenico" scrive l'autrice nella prefazione. Una forma nuova
di Teatro Totale in cui "lo
spettatore si ritrova ad apprezzare la musica e il canto attraverso i
sentimenti degli autori e dei personaggi". Nel testo
vengono presentati i dieci scritti completi di testo teatrale, note di regia e
elenco dei brani alternati alla recitazione. Ogni spettacolo è introdotto da
una prefazione nella quale la Pani delinea l'excursus del suo studio antecedente
ogni sceneggiatura. Ogni testo attinge a letture riguardanti la biografia dei
compositori, le lettere, le loro letture contemporanee, gli amori e la storia del loro tempo che si inseriscono
in modo originale nella scrittura della nuova opera. Si entra così nei pensieri
intimi di Violetta Valery, nelle motivazioni profonde della gelosia di Otello,
nell'animo sofferente di Mimì, nella vita di Wagner. Nasce così un'innovativa
forma teatrale che rende viva e contemporanea l'opera lirica, permettendo ad
enti lirici di realizzare opere accessibili, di abbattere i costi e attirare
nuovi spettatori.
Gli autori
scelti sono i capisaldi dell'opera lirica: Verdi, Puccini, Wagner, Piccinni
senza tralasciare un'offerta più "leggera" con le canzoni della
Napoli antica e lo spirito dell'operetta. Molto attenti e scrupolosi gli interventi musicali, la scelta di arie o brani strumentali per pianoforte o ensemble, saggiamente illustrati anche da Elisabetta Pani nelle introduzioni ai testi teatrali.
Maria
Grazia Pani riesce a coinvolgere il lettore e poi lo spettatore in modo ampio e speciale facendolo immergere
nel tempo della composizione e dei personaggi con grande abilità stilistica e artistica. Dopo
aver letto questa raccolta di invenzioni
sceniche, aver assistito ad alcuni spettacoli e aver collaborato anche
musicalmente alla realizzazione mi auguro che Maria Grazia Pani continui nel
suo lavoro di studio, ricerca e passione per l'arte offrendo nuovi titoli e
lavori a chi la segue e l'apprezza.