mercoledì 13 giugno 2018

Sice. Le bambole non hanno diritti



Di Fernando Santini, ed. Dark Zone



In una estate rovente vengono commessi degli omicidi tra loro apparentemente distanti e provenienti da ambienti totalmente differenti. Un regista minore viene trovato morto a casa sua e un adolescente extracomunitario viene recuperato dalla foce del Tevere. Mentre il primo sembra riguardare ambienti omosessuali e poco limpidi, il secondo apre una voragine su una indagine ampia e lontana da Roma.
Ad indagare su questi omicidi viene chiamato il Vice Questore Marco Gottardi, romano, a cui viene affiancata una squadra eterogenea, composta dai migliori investigatori sulla scena: SICE, Squadra Investigativa Crimini Efferati.
Nell'arco di poche settimane, le indagini si fanno serrate e si aprono scenari impensabili in cui sono coinvolti i Centri d'accoglienza per migranti, alta politica, imprenditori noti per la ricca vita mondana e ambienti apparentemente irreprensibili intrecciati a famiglie mafiose.
L'azione investigativa del SICE viene coadiuvata da un'organizzazione segreta che compie indagini parallele, arriva prima a fonti ignote e completa con azioni, non sempre limpide e legali, il lavoro della giustizia. ARCO è composta da membri intoccabili e spinti da motivazioni alte ma con capacità che vanno al di sopra della giustizia civile...forse perchè la amministrano?
Il romanzo è quindi un giallo-poliziesco vecchia maniera ma con elementi nuovi ed una scrittura moderna.
Pienamente inserito nel nostro tempo, il romanzo ha una trama ben costruita sull'attualità e sugli eventi di cui alle volte leggiamo nella cronaca. L'autore ha saputo raccontare in forma romanzata quanto avviene in alcuni Centri d'accoglienza, le maglie larghe dei mancati controlli, l'assenza di sicurezza e la capacità della criminalità organizzata di intrufolarsi in questi spazi di nessuno e farne il proprio territorio.  Ciò che talvolta viene raccontato su traffici di esseri umani, prostituzione, commistioni tra politica e mafia, su infiltrazioni della criminalità in spazi prima sconosciuti, trova approfondimento in questo romanzo.

La critica
Senza spoilerare troppo perchè il romanzo va letto bene e non raccontato, vi esorto a intraprendere questa lettura avvincente e completa.
Il romanzo è davvero ben scritto, la nettezza del linguaggio giova alla trama che scorre fluida e rapida. La scrittura è al tempo stesso articolata e varia.Si legge velocemente proprio perchè l'autore non indugia in descrizioni inutili e vuote. I fatti sono essenziali e ben scanditi. Ciò non toglie nulla ai personaggi che tra principali e secondari risultano ben delineati. Di ognuno si viene a sapere la sua vita attuale e il passato che spiega le azioni e i comportamenti del presente.
L'organizzazione segreta ARCO mi ha fatto ricordare i romanzi di Robert Ludlum e il suo circolo Matarese che reggeva le sorti di Paesi interi ed economie, grandi menti dalle vite irreprensibili che riescono a tessere le trame del potere anche con mezzi non sempre accettabili.
Ho trovato il romanzo davvero completo, intrigante e travolgente. La trama è perfettamente articolata ed al passo con i tempi. Non posso che augurare all'autore, Fernando Santini, una fulgida carriera e tanti altri romanzi a seguire.

La biografia dell'autore dalla sua voce...
Mi chiamo Fernando Santini, ho 53 anni e sono romano. Lavoro per un grande gruppo bancario italiano, curando i rapporti con alcuni grandi gruppi industriali. Ho iniziato a leggere da quando avevo dieci anni e ho potuto apprezzare centinaia di storie di alcune decine di autori, spaziando dalla narrativa alla fantascienza, dal giallo al thriller, dai classici agli autori moderni. Tre anni fa ho sentito la necessità di scrivere per dare sfogo alle tensioni della mia anima. Nacque così il mio primo romanzo Tutta colpa delle favole che pubblicai in selfpublishing e di cui stampai un centinaio di copie in autonomia per farlo leggere ad amici e parenti. La loro reazione fu entusiastica e mi spinse a scrivere altri tre romanzi che però, come per il primo, non ritenevo pronti per essere proposti ad una casa editrice. All’inizio del 2016 mi sentii pronto per mettere mano alla serie SICE su cui avevo iniziato a riflettere da qualche mese. Scrissi quindi SICE Le bambole non hanno diritti e la valutazione dei miei beta reader fu estremamente positiva. La struttura stilistica mi sembrava finalmente adatta per poter essere proposta ad una casa editrice, ma volevo essere sicuro della mia possibilità di scrivere gli altri capitoli della serie. Scrissi, quindi, anche il secondo romanzo e definii lo story board del terzo prima di decidere di cercare una casa editrice con cui collaborare. Nel febbraio 2017 firmai il contratto con la Dark Zone edizioni per i 6 romanzi della serie e, a novembre 2017, in occasione di più libri più liberi, il romanzo ha visto la luce.

Annalisa Andriani



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