Di Fernando Santini, ed. Dark Zone
In una estate rovente vengono commessi degli omicidi tra
loro apparentemente distanti e provenienti da ambienti totalmente differenti.
Un regista minore viene trovato morto a casa sua e un adolescente
extracomunitario viene recuperato dalla foce del Tevere. Mentre il primo sembra
riguardare ambienti omosessuali e poco limpidi, il secondo apre una voragine su
una indagine ampia e lontana da Roma.
Ad indagare su questi omicidi viene chiamato il Vice
Questore Marco Gottardi, romano, a cui viene affiancata una squadra eterogenea,
composta dai migliori investigatori sulla scena: SICE, Squadra Investigativa
Crimini Efferati.
Nell'arco di poche settimane, le indagini si fanno serrate e
si aprono scenari impensabili in cui sono coinvolti i Centri d'accoglienza per
migranti, alta politica, imprenditori noti per la ricca vita mondana e ambienti
apparentemente irreprensibili intrecciati a famiglie mafiose.
L'azione investigativa del SICE viene coadiuvata da
un'organizzazione segreta che compie indagini parallele, arriva prima a fonti ignote
e completa con azioni, non sempre limpide e legali, il lavoro della giustizia.
ARCO è composta da membri intoccabili e spinti da motivazioni alte ma con
capacità che vanno al di sopra della giustizia civile...forse perchè la
amministrano?
Il romanzo è quindi un giallo-poliziesco vecchia maniera ma con
elementi nuovi ed una scrittura moderna.
Pienamente inserito nel nostro tempo, il romanzo ha una
trama ben costruita sull'attualità e sugli eventi di cui alle volte leggiamo
nella cronaca. L'autore ha saputo raccontare in forma romanzata quanto avviene
in alcuni Centri d'accoglienza, le maglie larghe dei mancati controlli,
l'assenza di sicurezza e la capacità della criminalità organizzata di intrufolarsi
in questi spazi di nessuno e farne il proprio territorio. Ciò che talvolta viene raccontato su traffici
di esseri umani, prostituzione, commistioni tra politica e mafia, su
infiltrazioni della criminalità in spazi prima sconosciuti, trova
approfondimento in questo romanzo.
La critica
Senza spoilerare troppo perchè il romanzo va letto bene e non
raccontato, vi esorto a intraprendere questa lettura avvincente e completa.
Il romanzo è davvero ben scritto, la nettezza del linguaggio
giova alla trama che scorre fluida e rapida. La scrittura è al tempo stesso
articolata e varia.Si legge velocemente proprio perchè l'autore non indugia in
descrizioni inutili e vuote. I fatti sono essenziali e ben scanditi. Ciò non
toglie nulla ai personaggi che tra principali e secondari risultano ben
delineati. Di ognuno si viene a sapere la sua vita attuale e il passato che spiega
le azioni e i comportamenti del presente.
L'organizzazione segreta ARCO mi ha fatto ricordare i
romanzi di Robert Ludlum e il suo circolo Matarese che reggeva le sorti di Paesi
interi ed economie, grandi menti dalle vite irreprensibili che riescono a tessere
le trame del potere anche con mezzi non sempre accettabili.
Ho trovato il romanzo davvero completo, intrigante e
travolgente. La trama è perfettamente articolata ed al passo con i tempi. Non posso
che augurare all'autore, Fernando Santini, una fulgida carriera e tanti altri
romanzi a seguire.
La biografia
dell'autore dalla sua voce...
Mi chiamo Fernando Santini, ho 53 anni e sono romano. Lavoro
per un grande gruppo bancario italiano, curando i rapporti con alcuni grandi
gruppi industriali. Ho iniziato a leggere da quando avevo dieci anni e ho
potuto apprezzare centinaia di storie di alcune decine di autori, spaziando
dalla narrativa alla fantascienza, dal giallo al thriller, dai classici agli
autori moderni. Tre anni fa ho sentito la necessità di scrivere per dare sfogo
alle tensioni della mia anima. Nacque così il mio primo romanzo Tutta colpa delle favole che pubblicai
in selfpublishing e di cui stampai un centinaio di copie in autonomia per farlo
leggere ad amici e parenti. La loro reazione fu entusiastica e mi spinse a
scrivere altri tre romanzi che però, come per il primo, non ritenevo pronti per
essere proposti ad una casa editrice. All’inizio del 2016 mi sentii pronto per
mettere mano alla serie SICE su cui avevo iniziato a riflettere da qualche
mese. Scrissi quindi SICE Le bambole non
hanno diritti e la valutazione dei miei beta reader fu estremamente
positiva. La struttura stilistica mi sembrava finalmente adatta per poter
essere proposta ad una casa editrice, ma volevo essere sicuro della mia
possibilità di scrivere gli altri capitoli della serie. Scrissi, quindi, anche
il secondo romanzo e definii lo story board del terzo prima di decidere di cercare una casa editrice con cui collaborare. Nel febbraio
2017 firmai il contratto con la Dark Zone edizioni per i 6 romanzi della serie
e, a novembre 2017, in occasione di più
libri più liberi, il romanzo ha visto la luce.
Annalisa Andriani
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