giovedì 2 gennaio 2014

"Splendore"…. a Natale

E' una certezza. Margaret Mazzantini ha l'abilità di sconvolgere ad ogni pubblicazione. Dopo "Venuto al mondo" che mi ha tenuta sospesa ad ogni pagina, in cui ogni avvenimento presagiva conseguenze impreviste, in cui la vita e la morte lottavano e confliuvano con la stessa intensità, in cui ogni riga ed ogni parola avevano un carico ed una profondità particolare, questi giorni mi sono dedicata alla lettura del suo nuovo romanzo "Splendore".
Confesso di non essermi preparata prima, nessuna presentazione, né sintesi, né breve recensione. Il titolo mi ha affascinato e questo mi è bastato.
Nei primi capitoli la narrazione dell'infanzia del protagonista fa intuire di trovarsi di fronte ad una storia tormentata, fuori dall'ordinario, borderline, in cui la profonda carenza di affetto materno (psicologia di base!!!) determina gesti, comportamenti, scelte, anaffettività.
Quando il rapporto indefinito tra Guido e Costantino, amici-nemici, coinquilini di status sociale differente, compagni di liceo invidiosi l'uno della normalità familiare dell'altro e l'altro degli agi e lussi del primo muta in passione amorosa, la storia si complica e il lettore si trova immerso in un mondo fuori dal comune senso affettivo. Una passione inizialmente non vissuta, con i taboo degli anni settanta, nascosta, sofferta, soggiogata a situazioni sociali, familiari e lavorative. Una passione che è in grado di rivelarsi e di convivere con la normalità delle due famiglie che i protagonisti di creano, un vivere "altro", una dicotomia che a tratti forte a tratti repressa attraversa l'intera vita dei protagonisti.
Ma è lo stile della scrittura il vero protagonista del romanzo. Un modo crudo, diretto a tratti volgare mirato non edulcorare situazioni che vanno chiamate con i loro nomi.  E' traumatizzante leggere tanta crudeltà, tanta durezza nelle parole e nei fatti annessi. Sconvolgente e carnale, amaro e tenerissimo, passionale e drammatico. Non manca il finale a sorpresa, non manca la degenerazione del personaggio.
Un romanzo da leggere sapendo di soffrire per uno Splendore impossibile.