sabato 23 aprile 2016

La casa sul fiume

di Lena Manta

Lena Manta con il suo romanzo recentemente pubblicato per Giunti, ha avuto il potere di catapultarmi nel passato, nel mio mondo adolescenziale, il tempo in cui si sogna un futuro roseo ove faranno rima cuore  e amore. durante quella età felice le nostre aspettative si proiettano nel destino dei personaggi dei romanzi, i quali hanno il coraggio e la fortuna di poterle realizzare. Si intuisce come La casa sul fiume, richiami i classici romanzi rosa quelli della famosa Liala e Delly, ove fanciulle povere ed innocenti incontravano il bel cadetto o il giovin dai nobili natali, di cui si innamoravano perdutamente e, in virtù della loro bellezza e del grande amore, riuscivano a sovvertire le convenzioni sociali.
Un tuffo quindi nei meandri dell'amore totalizzante, dall'esaltazione  dell'eros alle amarezze, delusioni, tradimenti e inganni da godere in quei pomeriggi di relax in cui si ha voglia di evadere dai piccoli e grandi problemi della vita quotidiana.
L'autrice non intende affaticare le lettrici con intrecci o rimandi di flash-back per cui la vicenda della famiglia greca si snoda con ordine meticoloso nel tempo e nella scansione delle vicende delle protagoniste.


La trama
Siamo dunque in Grecia, in una casa isolata fiancheggiata dal fiume, che simboleggia lo scorrere del tempo, ai piedi del Monte Olimpo, minaccioso ma protettivo, che ripara le protagoniste dalle disgrazie del conflitto mondiale. Qui Teodora, una ragazza forte e modesta, contravvenendo alle antiche consuetudini di ordine sociale, si è rifugiata con il marito bello, ricco ed orgoglioso della sua prestanza fisica, al punto da preferire la morte alla menomazione fisica. Toccherà quindi a Teodora crescere da sola le bellissime cinque figlie, le quali avranno un medesimo obiettivo: spiccare il volo e tuffarsi nella società del benessere delle grandi città. L'autrice racconta le loro vicissitudini, dedicando un capitolo ciascuna, con lo stesso schema, facendole passare dal  paradiso, cui l'amore e la ricchezza possono portare, all'inferno della disperazione, quando le tragedie della vita bruciano le illusioni. Nell'abisso del dolore bruciante torna alla mente la semplicità della fanciullezza, ricca di valori primordiali ma basilari che le protagoniste si ritrovano a riconsiderare poichè il fiume da cui si è fuggite può costituire l'ancòra di salvezza da cui ricominciare.

La critica
Nel romanzo, quindi, la conclusione è prevedibile, manca l'elemento sorpresa ed alle lettrici (non a caso al femminile) è riservato il piacere di scoprire per quali vie le protagoniste vi perverranno. Gli uomini, presenti come partner, appaiono un tantino in secondo piano, un po' guasconi, un po'vittime, tutti soggiogati dalla bellezza e dalle passioni, destinati a soccombere. Lo stile lineare, le iperboli amorose, riescono comunque ad incantare e avvincere le lettrici amanti del genere.
Ringrazio Giunti editore per la disponibilità e la fiducia.

Marta Pisani

domenica 17 aprile 2016

Equazione di un amore


di Simona Sparaco

Alla terza pubblicazione per Giunti Editore, Simona Sparaco si conferma una validissima scrittrice nel panorama italiano. Nel recentissimo romanzo la Sparaco ci presenta una storia d'amore tormentata, pretesto per affrontare con profondità le vite dei due protagonisti.

Lea, una splendida donna vive a Singapore con suo marito Vittorio, un avvocato di successo che la adora e si prodiga per il suo benessere. Singapore è ricca e perfetta ma sembra "una bolla luminosa" in cui tutto è ovattato lasciando le ansie e le angosce altrove.
Lea e Giacomo si conoscono nella presidenza del Liceo romano che frequentano. Lei disordinata e superficiale, lui impeccabile e studioso. In breve tempo lui si offre di darle ripetizioni di matematica e lei se ne innamora perdutamente. Non è una storia però che riesce a decollare per via della forte ritrosia di Giacomo e della distanza che lui interpone tra loro. Giacomo è un distruttivo, autolesionista, incostante, qualcosa che lo tiene in pena costantemente e a Lea sfugge. Dopo qualche anno Lea ritrova Giacomo all'università di Lettere in qualità di suo esaminatore e, improvvisamente turbata, ricomincia il suo tormento amoroso. La storia stavolta prende la strada giusta e il turbinio di passione si scatena vivendo intensamente il loro amore. La vita scorre felice, Lea rimanda esami e studi per vivere ogni momento con Giacomo perché come le spiega lui "Se fossimo due particelle quantiche, ora che siamo venuti in contatto, dovremmo essere considerate un unico sistema, di fatto inseparabili per l'eternità".
La felicità esiste e lei la sta vivendo a dispetto di quanto la dissuade l'amica Bianca o la madre, riportandola alla concretezza e alla ragione.

Ma la felicità non dura così tanto. "Ci sono amori che aprono spazi e altri che quegli spazi li riempiono. Amori che spalancano finestre, facendo entrare il vento, la pioggia, la neve; e altri che si preoccupano solo di proteggere, di tenere al riparo dalle intemperie. Giacomo era stato uno di quegli amori dolorosi, da porte aperte e mai richiuse".
Vittorio compare quando i cocci sono ormai rotti e Lea ha bisogno di essere risollevata. Si incontrano a Londra e il destino decide per loro. La sua premura, le sue attenzioni costanti e silenziose, il suo interessarsi a lei, il suo ruolo in società sono un salvagente per l'equilibrio precario in cui Lea si ritrova. Il matrimonio con Vittorio è ciò che più si avvicina all'amore, una vita insieme senza scossoni, sicura, agiata, serena perché "l'abbandono e così l'amore ci entrano negli occhi come una polvere invisibile, stravolgono il nostro sguardo, lo fanno bruciare o lo spengono, in ogni caso lo portano lontano".
Il destino però ha altri progetti per Lea. Finalmente una casa editrice accetta di stampare il suo libro in Italia e lei è costretta a tornarci, ospitata dalla sua amica storica Bianca. Il fantastico castello di carte comincia a sgretolarsi, la vita chiassosa di Bianca e della sua famiglia iniziano a mettere in discussione le scelte di Lea, il suo amore sincero e spontaneo con il marito fa porre interrogativi e inevitabili paragoni a Lea.

La critica
Senza svelare altro sul prosieguo più ricco, interessante ed emozionante della storia confermo che la lettura di Equazione di un amore è imperdibile. Il finale del romanzo è un colpo di scena imprevedibile laddove la storia sembra prendere il suo corso scontato. La lettura è stata carica di tensione e a tratti davvero commovente desiderando ardentemente di arrivare in fondo all'ultima pagina. Nei giorni successivi alla fine del romanzo sono rimasta veramente turbata perché la bravura di Simona Sparaco non è solo raccontare una storia ma fartela vivere. Quando leggi Equazione di un amore  non leggi una semplice storia d'amore (di cui non ne leggo tanto), ma sei Lea, vivi con lei, respiri, soffri, studi, piangi e gioisci col suo cuore. La Sparaco ti fa essere "nella storia" sempre, entrando in profondità nella descrizione dei personaggi, delle loro emozioni, paure, pensieri e reconditi desideri. I luoghi (Roma e Singapore, le città in cui l'autrice vive per seguire il marito), sono sapientemente descritti non solo nell'aspetto esteriore ma nelle sensazioni che provocano, nell'influenza che hanno sulla vita di chi li abita.
Leggere i romanzi di Simona Sparaco vuol dire farsi condurre per mano in un viaggio interiore. In Nessuno sa di noi il viaggio è nella coppia e nel recupero della forza dopo uno straziante aborto terapeutico, in Se chiudo gli occhi Viola ricostruisce il rapporto con suo padre scoprendo le sue terre d'origine e le tradizioni forti, in Equazione di un amore si scopre un amore impossibile ma destinato a durare tutta la vita e oltre, proprio seguendo l'equazione di Dirac.
"Sei una donna intelligente, sensibile, bella, ma hai un grande difetto: in amore ti annulli, sei capace di dare l'anima per niente. E' come se dicessi alla persona che ami: ecco, questa è lamia vita, queste sono le chiavi, entra pure e fa quello che vuoi, ma non te ne andare mai".
Auguro a Simona Sparaco il riconoscimento meritato e ringrazio Giunti editore per la fiducia e la disponibilità.