di Davide Potente
Pubblicato nel 2015, Qualcosa da perdere del molfettese
Davide Potente è un romanzo moderno. Lo scritto è stato segnalato dal Premio
Calvino 2014 e pubblicato dalla casa editrice ExCogita.
La narrazione si svolge a Bologna, città adottiva del
protagonista e dei suoi soci di vita,
i coinquilini Giovanni e Valerio. Daniele Massa ha terminato brillantemente i suoi studi
universitari. Appassionato della poesia inglese e di Yeats in particolare,
Daniele vivacchia come può, accettando lavori poco culturalmente elevati,
sufficienti a permettergli di mantenersi. Daniele, come Giovanni e Valerio,
sono studenti fuori sede, o meglio ex studenti che prima o poi devono tornare
nei loro paesi d'origine oppure "crescere" e maturare. Il loro lavori, con elle minuscola come dice Giovanni, sono
temporanei, call-centre, scrivere pagine per siti web, con contratti
inesistenti o capestro oppure notturni come Valerio, insomma tutto l'opposto di
ciò che si aspettavano dopo la laurea. Diametralmente lontani.
"Avremmo dovuto
mettere a ferro e fuoco l'intera nazione, vendicarci con ogni tipo di
rappresaglia, anche la più vile, eppure eravamo troppo disillusi per tentare
una reazione, scortati dalla lucida consapevolezza che le cose non sarebbero
cambiate comunque".
E' questo il fulcro del romanzo. Sapere che la realtà è
diversa dalle aspettative, prendere coscienza della difficoltà di trovare un
lavoro confacente la propria preparazione e piegarsi per sottostare ad un sistema che si fonda sulla disillusione e sulla sconfitta.
I ragazzi, che vivono in una casa ricca di passaggi di
precedenti studenti, che si arrangiano a recuperare una rete Wi-fi non protetta
pur di scoccare la navigazione, che si sentono mal sopportati dal condominio e
da alcuni condomini, si inventano un lavoretto tutto nuovo all'interno
dell'università. Poco lecito ma terribilmente impegnativo. Finché tutto fila liscio.
"Dalla vita la nostra
generazione non si aspettava più di tanto, talvolta proprio niente".
La disillusione, la perdita di obiettivi, di progetti
ambiziosi sfociano irrimediabilmente nell'arte di arrangiarsi.
"Anni veloci,
voci giovani e menti inascoltate, quando non derise e offese".
La critica
Il romanzo ha un taglio ironico e tagliente che permette
all'autore di raccontare la (sua?) vita
da fuori sede dei nostri giovani universitari senza piagnucolare e metterla
troppo sul tragico, offrendo però spunti di riflessione sulla situazione
sociale attuale.
Nella mia città vi è da qualche tempo un nuovo grande call
centre che sta offrendo sbocchi occupazionali a tanti giovani. Bene, durante la
lettura del romanzo, io ho pensato spesso ai laureati che vengono richiesti
dall'azienda. Si richiede una preparazione alta, però il lavoro spesso non
corrisponde affatto alle aspettative del lavoratore e men che mai agli studi
svolti. Conseguentemente, queste delusioni segnano profondamente il carattere e
la voglia di emergere, di seguire i sogni che hanno portato alle scelte
universitarie, ripiegando su situazioni di comodo. Immancabilmente, a mio avviso, questo ricade
su tutti i comportamenti civili e politici delle nuove generazioni.
La lezione finale la dà il professore del protagonista. Pazienza
e perseveranza fanno ingoiare anche i bocconi più amari se lo scopo è il
raggiungimento di un obiettivo. "Capisco
le difficoltà che giovani come voi possono incontrare al giorno d'oggi, ma ogni
generazione ha avuto i suoi problemi da affrontare. Non siete i primi e non
sarete gli ultimi a trovarvi in questa situazione".
Auguro a Davide Potente di perseguire i suoi sogni di scrittore
e di sceneggiatore, di raggiungere i suoi obiettivi e di essere sempre sostenuto da persone e
familiari che credono in lui! In bocca al lupo per il suo futuro.
Bio dell'autore
Davide Potente, classe '84, ha studiato comunicazione a Bari e cinema a Bologna , prima di
trasferirsi a Roma e Milano per lavorare in ambito culturale e pubblicitario. Tornato in Puglia,
lavora come sceneggiatore e copywriter. Insegna sceneggiatura all'Accademia del Cinema di Bari.
Ha pubblicato il romanzo Teoria del Risveglio (Arduino Sacco Editore, 2011) e vinto alcuni premi
letterari per racconti e sceneggiature.
Bio dell'autore
Davide Potente, classe '84, ha studiato comunicazione a Bari e cinema a Bologna , prima di
trasferirsi a Roma e Milano per lavorare in ambito culturale e pubblicitario. Tornato in Puglia,
lavora come sceneggiatore e copywriter. Insegna sceneggiatura all'Accademia del Cinema di Bari.
Ha pubblicato il romanzo Teoria del Risveglio (Arduino Sacco Editore, 2011) e vinto alcuni premi
letterari per racconti e sceneggiature.