lunedì 9 novembre 2015

Millennium 4 di David Lagercrantz


Lisbeth è tornata!

Dopo aver divorato i tre volumi della Saga scritta da Stieg Larsson, non potevo perdere questo sequel.Infatti a distanza di anni Marsilio pubblica in Italia Millennium 4 scritto da un nuovo autore svedese, che ispirandosi agli appunti lasciati da Larsson ha intessuto una nuova avventura.
Premetto che io considero sempre i sequel o i remake delle brutte copie degli originali dai quali si vuol cercare di tirare quanto più è possibile in successo e vantaggi economici. Purtoppo anche stavolta non mi sbaglio e devo riscontrare alcune dafaillance rispetto ai primi.
Tra i due autori c'è un abisso. La storia sembra un po' forzata anche se gli sviluppi finali danno comunque nuove interpretazioni e nuovi scenari alla vita di Lisbeth.
L'inizio è decisamente faticoso perchè impiega tanto a presentare lo scenario d'azione. Come sempre (e questo c'era anche in Larsson) ci sono parecchi comprimari, stavolta svedesi e americani, che si muovono per loro conto finchè non giunge chiaro l'obiettivo del romanzo.
Stavolta l'attenzione è incentrata su  Frans Balder, un matematico, uno scienziato super mondiale che sta lavorando sulla intelligenza artificiale. Naturalmente, su di lui ci sono gli occhi puntati delle superpotenze, dei servizi segreti ma e soprattutto della grande mafia internazionale.
Il caso vuole che Lisbeth stia cercando da qualte tempo di entrare nei sistemi segreti della Nsa americana per indagare sui loro interecci governativi e stranieri. Anche Lisbeth ha incontrato Balder durante delle lezioni all'università e scandagliando da Hacker professionista tutte le email personali, riesce a sventare l'omicidio del figlio autistico di Balder, dopo non essere riuscita a sventare quello del professore.
L'intreccio di fa sempre più fitto, intricato e alle volte improbabile. Ricompare Mikael che al limite della depressione si fa rimettere in piedi dai pericoli di Lisbeth e che sempre borderline, riesce a coprirla dai problemi con la giustizia.
Di certo, in questa ragazza così particolare vige un disprezzo per le forme prestabilite e per le istituzioni poichè è convinta che non siano mai la di sopra delle parti. Lei compie azioni spinta dalla voglia di pulizia da uomini che odiano le donne e da prepotenti insaziabili.
Il romanzo prende a scorrere dall'entrata appunto in scena di Lisbeth e Mikael. Ci sono pagine e pagine dedicate alla matematica, alla fattorizzazione di numeri primi, a calcoli di ellissi che allontanano molto la concentrazione della vicenda. Poi il ritmo incalza quando gli inseguimenti si avvicendano e rincorrono. Novità in questo grande capitolo della storia è Camilla, la sorella di Lisbeth che entra in scena quale erede dell'impero Zalachenko. E secondo me ci riserverà nuovi scenari futuri.
La lettura del romanzo non è legata ai precedenti anche se vi ritorna con alcuni riferimenti. Certo averli letti aiuta a sapere tutto il passato e a non interpretare il ruolo della ragazza come una forsennata impavida.
Ringrazio Marsilio editore per la copia omaggio.
Buon divertimento!

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